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Biologa Nutrizionista - Rimini

Nella giornata internazionale del parto in casa, su cui purtroppo in Italia c’è ancora tanta ignoranza, approfitto per approfondire qualcosa riguardo al parto e al microbiota intestinale.

Ad esempio, lo sapevi che la modalità di parto è uno dei fattori più significativi tra quelli in grado di influenzare la composizione del microbiota del nascituro?

Rispetto ai bambini nati con parto vaginale, quelli nati con taglio cesareo hanno una gamma ridotta di specie batteriche nel loro microbiota e una minore abbondanza di Bacteroides.

I neonati hanno una comunità microbica intestinale semplice e acquisiscono un microbiota più complesso, simile a quello degli adulti, soprattutto nei primi tre anni di vita.

Quindi, è fondamentale una attenzione nel favorire il corretto sviluppo di un sano microbiota in questa fascia di età. Ad esempio, se una mamma deve necessariamente fare il parto cesareo per specifiche condizioni cliniche, può essere informata e supportata. Infatti, esistono protocolli specifici che si possono attuare fin da quando il bimbo è nella pancia per poi continuare già nei primi giorni di vita.

L’utilizzo di fermenti specifici può permettere di arricchire quel microbiota che si sta formando e supportare così anche un buon sviluppo del sistema immunitario del neonato.

Ad oggi, il microbiota intestinale viene sempre più riconosciuto come fondamentale per lo stato di salute dell’individuo e qui nel @centro_medico_regenya ci lavoriamo in team tutti i giorni e con il supporto esperto del @doc_enrico_bevacqua. Possiamo dirvi che non è mai troppo presto per prendersene cura.

Macrobiota NEONATALE